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Che dire.... se non che la festa del Planetario è stata una lunga marcia a tappe forzate... o meglio a parole forzate (in questo campo Max e Oriano non sono stati secondi a nessuno... anche se devo dire che qualche momento di cedimento traspariva). Ma non è qui che voglio arrivare, bensì alla bella prova che abbiamo dato in un'occasione che è d'incontro tra noi, tetri e barbosi astrofili, e la folla che ha letteralmente riempito i giardini. Complice la bella giornata, la parolina magica ("a ggratise"), ma di certo anche, e soprattutto, la curiosità; molti, anzi moltissimi, hanno scoperto che in fondo barbosi poi non siamo e che anzi divertirsi guadando il cielo "si può faaaareee". Più di tutto però divertirsi facendo guardare il cielo è la vera "missione compiuta". E per tutto questo, almeno oggi, è giusto tirarsela un po'. Certo dobbiamo studiare meglio gli incastri delle attività che son sempre di più (il teatrino di Mattia e i trucchi di Sara son state due belle chicche di questa edizione), ma non lasciar fiato agli avventori che capitano tra i nostri treppiedi è veramente cosa buona. Tutti sti complimentoni per dire cosa.....se non GRAZIE A TUTTI QUANTI SI SON DATI DA FARE PER QUESTA BELLA GIORNATA DEI PLANETARI! L'anno prossimo è già in attesa di essere festeggiato. Le braccia sono aperte per la XXII giornata! Cieli Sereni
Una giornata di sole, serena e con vento fresco che faceva trillare le cellule dal metatarso al capello superstite. Una giornata segnata dalle
bendiere che gioiosamente ricordavano l'appena trascorsa festa del 150°, Una giornata scandita da appuntamenti vari che potevano soddisfare gli Tutto ciò ha comportato la presenza di un pubblico variegato, come il gelato di Nonna Papera. Semplice, ma geniale l'idea, nata dalle esigenze, delle isole (tavoli o zone) per le varie attrazioni, riportate nei programmi, disponibili in tutte le zone del Planetario. E questa è la parte che si
può espandere, diversificare; la fase osservazioni- Max Bruschi |